6.000.000 di euro recuperati per Ballarò, 25 case popolari e il mercato coperto a piazza del Carmine.
Nell’ambito del piano per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà e a seguito della presentazione di un progetto da parte dello IACP , supportato dall’Assemblea pubblica SOS Ballarò, la Regione Siciliana ha approvato il finanziamento di un piano di riqualificazione e rilancio del quartiere palermitano dell’Albergheria.
L’operazione destinata a “categorie fragili per ragioni economiche e sociali” e alle continua riqualificazione di Ballarò sarà effettuata con un contributo a fondo perduto pari al 100% delle spese di investimento ammissibili.
In particolare, verranno realizzati cinque alloggi in via Chiappara, al Carmine, e la realizzazione di una struttura coperta che richiami l’ex Capannone liberty, disegnato dal famoso architetto Basile, presente su piazza del Carmine fino agli anni 70 del secolo scorso ed adibito ad antico mercato del pesce del Mercato di Ballarò. Saranno, invece, 15 gli alloggi che si realizzeranno tra il vicolo Placido Viola e il vicolo Quartararo.
La copertura del mercato di Ballarò in piazza del Carmine, di fatto, ridarà lustro alla piazza incrementando la ripresa economica del mercato.
L’importo totale dei progetti approvati nell’area dell’Albergheria è superiore a 6 milioni di euro; saranno, inoltre, investiti quasi 500 mila euro per la ristrutturare dell’ex laboratorio Zeta, in via Boito, che diventerà a tutti gli effetti una casa con 20 posti letto destinata ai migranti.
“Questo progetto è importante perché sottolinea la natura popolare del quartiere Albergheria. – ha detto Massimo Castiglia, presidente della Prima Circoscrizione di Palermo – Ruderi e palazzi distrutti, verranno recuperati con un intervento di recupero edilizio che influisce sul quartiere e va incontro alle esigenze di chi è in difficoltà e in disagio alloggiativo. Saranno 25 gli appartamenti.
È importante ed è da stimolo il mercato coperto di piazza del Carmine, fortemente voluto dai mercatari stessi, perché creerà un’attrazione e regolarizzazione del mercato stesso. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di una collaborazione tra istituzioni e territorio per il rilancio dei quartieri popolari e dei mercati storici della città. Adesso chiederemo allo Iacp e agli assessorati coinvolti di avviare un processo partecipato rispetto al progetto del capannone”.
“Ancora una volta – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – Ballarò si conferma cuore pulsante e luogo di stimoli per l’intera città. La collaborazione fra IACP, Comune e l’Assemblea pubblica SOS Ballarò porta un risultato straordinario, con il mercato che può ambire a recuperare e rafforzare il proprio ruolo per il piccolo commerci, ma soprattutto può divenire un nuovo polo di attrazione per palermitani e turisti, con un recupero filologico dell’area Il tutto con un approccio che ancora una volta segna come per Palermo coincidono le cifre dell’accoglienza e dello sviluppo per tutti”.
Per gli assessori Emilio Arcuri e Sergio Marino, si tratta di “un progetto che unisce il recupero strutturale e la riqualificazione urbana con il rilancio dell’area del mercato, sviluppo sociale e sviluppo economico. Una importante sinergia fra istituzioni pubbliche e fra queste e comitati di cittadini”.
Dopo due anni dalla nascita dell’assemblea di quartiere “Sos Ballarò” si aggiunge un altro tassello importante al nostro percorso. – lo ha detto Marco Sorrentino dell’assemblea di quartiere Sos Ballarò. Questa estate siamo riusciti a lavorare molto bene con lo Iacp in una visione di insieme per poter portare degli alloggi popolari nel quartiere Albergheria e, quindi, ripopolare questa zona e rivedere alcuni spazi abbandonati recuperati e abitati, creando bellezza, che per noi è molto importante in un quartiere che è, ancora oggi, pieno di palazzi diroccati dalla seconda guerra mondiale e dai relativi bombardamenti.
Nel protocollo che abbiamo sottoscritto con lo Iacp abbiamo individuato alcune aree da riqualificare e altre in cui supportare l’attività commerciale del Mercato di Ballarò. La nostra proposta era quella di riedificare il capannone a piazza del Carmine. Questo permetterebbe di regolarizzare i commercianti della piazza all’interno dello storico mercato. Per noi è un momento importante: la sinergia tra residenti, associazione del territorio e mercatari ha portato a colloquiare direttamente con l’amministrazione comunale. Siamo contenti di compiere questo ulteriore passo in avanti verso la riqualificazione del quartiere Albergheria”.
“L’associazione Mercato Storico di Ballarò è stata fortemente voluta come è stato fortemente richiesto il ripristino del capannone a piazza Carmine da tutti i mercatari. – Lo ha detto Giacomo Terranova, presidente dell’associazione “Mercato Storico di Ballarò” – Essere riusciti in questa impresa è per noi un grande successo e siamo molto orgogliosi di avere iniziato questo percorso di riqualificazione importante e necessario per non far morire questa parte di città che rappresenta l’anima di Palermo”.
Ringraziamo lo IACP e il Comune di Palermo, per aver creduto nel processo avviato da poco più di due anni da associazioni, imprese, cittadini e volontari che hanno lavorato insieme per ragionare sulle possibili soluzioni, ottenendo risultati sempre più concreti per il rilancio del quartiere storico.
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ottimo. e come sarà la copertura? ci sono disegni?
Siamo alla ricerca anche noi di ulteriori informazioni 🙂
….ma non ho capito se il finanziamento è stato fatto dalla Regione Siciliana o dal comune di Palermo…..
…ma se è stato fatto dalla Regione presumo che sia l’ultimo atto di Crocetta, non credo che il nuovo presidente della regione sia già operativo… e in questo caso, pur avendo Crocetta deluso le aspettative di molti, gli fa fatto un grande applauso…
….mi piace molto l’idea della copertura in piazza del Carmine… e mi auguro che sarà un lavoro ben fatto…
…giusta l’idea di ispirarsi al disegno originale, ma è importante non rimanere schiavi del disegno originale… credo che, dovendo rifare tutto da zero, sia giusto tentare di provare a fare qualcosa di più bello… perchè no? ….se viene coinvolto un architetto di talento non vedo perchè non si possa fare meglio di quanto fatto precedentemente… si dovrebbe tentare di fare qualcosa di fortemente suggestivo… e funzionale… presumo infatti che il tetto originale magari era in ferro… ma credo che oggi sia molto meglio usare metalli che non hanno bisogno di molta manutenzione… cioè meglio usare metalli che non arrugginiscono….